1987-16 - Bosco delle Penne Mozze - Aspem

As.Pe.M.
Associazione "Penne Mozze"
fra le Famiglie dei Caduti Alpini
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1987-16

Raduni, veglie e cerimonie
1987 - Sedicesimo Raduno, 6 settembre

Le preoccupazioni finanziarie dell’87 sono rivolte alla copertura delle oltre 140 nuove stele, impegno non da poco poiché il loro prezzo continua a lievitare per effetto della congiuntura.
Dobbiamo pure rendere l’onore dei Caduti anche a tre giovani Alpini morti in un incidente durante il servizio militare.
Non è venuta la pioggia, come pareva e la mattina del 6 settembre si è presentata con tutto lo splendore dell’autunno incipiente.
Il buon Dio, che conosce il nostro entusiasmo, ma anche le nostre risorse finanziarie, vuole proprio soccorrerci e ci regala una giornata indimenticabile.
Nessuno di noi pensava però che dopo un mese da quel raduno, l'11 ottobre, l’ira degli elementi avrebbe tanto spietatamente infierito sul nostro Bosco.
L’accesso al Piazzale degli Alpini è completamente devastato dall’acqua che danneggia anche via Tofane e via Cantore che introducono al Piazzale stesso. Superati gli argini, il torrente che proviene dalla Scaletta cerca profondi sbocchi alternativi, uno dei quali danneggia il Cippo della Divisione Cuneense. Il tratto che precede il Monumento al Memoriale è totalmente invaso dai detriti trasportati dalla furia delle acque che, ancora il giorno dopo, superano, in livello, il ponte che immette ai sentieri.
Ci si incontra subito, data l’emergenza, per studiare il da farsi. Si sperava di completare la collocazione delle rimanenti stele, proprio nel 70º della Vittoria. Il nubifragio ha aggravato la situazione e i danni arrecati al Bosco richiederanno altre fatiche e non poco denaro.
Non abbiamo più il ricovero dove ci salutavamo con un bicchiere prima di far ritorno a casa. È quindi indispensabile acquisire del nuovo terreno dove incontrarsi e offrire ospitalità ad amici e a visitatori.
Con lo scopo di consolarci a vicenda e di verificare la situazione determinatasi dopo l’alluvione, invitiamo alla S. Messa, in memoria dei collaboratori del Bosco, l'ultimo sabato di ottobre, tutti i Presidenti delle Sezioni A.N.A. della Provincia. Presenti o rappresentati rispondono sollecitamente.
Confidiamo in una sensibilizzazione più incisiva circa le nostre preoccupazioni che davvero non ci danno tregua.
Eseguiti i lavori di immediata urgenza, restano comunque tante cose da fare per consentire l’accesso al Piazzale che purtroppo ha un aspetto desolante. La zona richiede uno studio geologico e tecnico per la presenza dei fenomeni franosi: il proposito di tutelare il Bosco comprende anche la salvaguardia del suolo montano, secondo lo Statuto dell’A.N.A.
E dobbiamo dire che l’opera di razionale rimboschimento si è dimostrata valida e, nonostante l’eccezionalità degli eventi, all’interno del Memoriale non si è mossa neppure una zolla di terra.
Gli Alpini di Cison hanno bisogno di aiuti; oltre ai soliti amici, il Gruppo A.N.A. di Recco-Golfo Paradiso (Genova) risponde dicendosi pronto ad intervenire con un cantiere di lavoro; un emigrante dalla Svizzera è deciso a sacrificare le ferie per lavorare seriamente nel Bosco.
Decliniamo però le esemplari offerte a causa dell’impossibilità di alloggiare questi lavoratori. Esse vengono ben presto commutate in un contributo prezioso perché, se il sudore degli Alpini non si paga, gli escavatori ed i materiali edili costano!
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