1999-28-2000-29
Raduni, veglie e cerimonie
1999 - Ventottesimo Raduno, 5 settembre
Dopo l’alzabandiera viene letta la preghiera ai Caduti e deposta una Corona. Oratore ufficiale è Claudio Trampetti:
“Quest’anno mi presento nella duplice veste di Presidente del Comitato e di neo Presidente dell’As.Pe.M. e per questo motivo non ho potuto esimermi all’invito di tenere il discorso commemorativo e mi scuso sin d’ora se non sarò all’altezza di chi mi ha preceduto. Ma vi assicuro che quanto non riuscirò
ad esprimere con le parole è certamente dentro il mio animo.
Questo passaggio generazionale porta inevitabilmente a delle difficoltà per noi giovani, non essendo fortunatamente testimoni di fatti e cose avvenute nelle ultime guerre.
Le nostre conoscenze sono basate sulle letture e sui racconti di quanti hanno vissuto quei tragici episodi e quindi non possiamo avere quel trasporto emozionale proprio di chi li ha provati personalmente. Il Nostro dovere è di ricordare e meditare”.
Si continuano a scoprire alpini dimenticati: vengono poste a dimora 2 stele, una al cap. magg. Eugenio Pilot ed una all’alpino Lorenzo Toffolo.
L'oratore ufficiale e neo Presidente As.Pe.M. Claudio Trampetti
2000 - Ventinovesimo Raduno, 3 settembre
Sono tempi in cui si parla di “sospendere” la “Leva obbligatoria” e, dopo la manifestazione Nazionale degli alpini dinnanzi al Senato della Repubblica a Roma contro tale provvedimento, l’oratore ufficiale il Consigliere Nazionale Emanuele Principi sottolinea:
“… l’Associazione Alpini è legata ai propri Caduti con uno spirito diverso, fatto di ricordi ma, soprattutto, di attività che sono conseguenti alla scuola di vita assorbita nell’esercizio del proprio dovere come cittadini in armi. Ed è per questo che l’abolizione della leva decisa da Roma minaccia di togliere vitalità e fervore all’intera nostra società.
Per questo occorre far comprendere, a chi ancora non l’ha capito, che la leva obbligatoria rappresenta una insostituibile fonte di idealità che non sarà facile recuperare in altra maniera. Io stesso non sarei quello che sono, non parlerei come parlo, se non avessi avuto l’opportunità di servire in armi la Patria,
acquisendo quelle idealità che mi hanno portato qui a Cison, assieme a tutti voi, ad onorare Coloro che alla Patria hanno dato tutto.
Occorre far comprendere a Roma che le medaglie d’Oro al valor Civile che abbiamo meritato come alpini in congedo, premiano il grande patrimonio che abbiamo acquisito militando nelle Truppe Alpine…”.
Officia la S. Messa il capellano della Sezione di Vittorio Veneto don Vittorio Battistella. Presenti, tra le altre autorità, l’unico sindaco alpino della Calabria, quello di San Gineto (CS) ed il Presidente della Sezione di Bari, segno evidente della diffusione e della “presa” del Memoriale.
Vigilia di Natale al Bosco, 24 dicembre 2000
La vigilia di Natale fìdi ogni anno, al Bosco delle Penne Mozze si svolge una commovente cerimonia: gli Alpini rivolgono ai Caduti un pensiero affettuoso, e con loro scambiano auguri di Buon Natale.
Quest'anno ho voluto andare là, al Bosco, prima dell'inizio della cerimonia. Ho voluto starmene ai piedi della Madonna delle Penne Mozze, trascorrendo un po' di tempo con loro, i moei amici che caddero vicini a me. Li ho ricordati ad uno ad uno: Don Umberto, il dottor Masseroni, Paolillo, Guercia, Brenna, Sallustro, Menini, ho parlato con loro, ho augurato Buon Natale, fratelli carissimi. Ho soltato le loro voci provenienti da una distanza infinita, portate dal vento, sussurrate attraverso le fronde. E ho pianto, Buon Natale a voi: che peccato per la vostra giovinezza distrutta.
E io vi ricordo così, ai piedi di Maria delle Penne Mozze.
Ci rivedremo.
vodtro fratello Lorenzo