2005-34-2006-35 - Bosco delle Penne Mozze - Aspem

As.Pe.M.
Associazione "Penne Mozze"
fra le Famiglie dei Caduti Alpini
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2005-34-2006-35

Raduni, veglie e cerimonie
2005 - Trentaquattresimo Raduno, 4 settembre


Tre nuove “foglie” sull’Albero del Ricordo. Sono le Sezioni di Firenze, Marche e Carnica.
Presenti 13 Vessilli e 133 Gagliardetti, 6 Gonfaloni comunali e 18 Labari di Associazioni d’Arma, attorno, ovviamente, tanti alpini che ormai giungono da tutte le parti d’Italia: segno della notorietà e dell’amore che il “Bosco” emana.
Oratore ufficiale il Consigliere Nazionale Marco Valditara che sottolinea l’importanza dell’apertura del Bosco a tutte le Sezioni d’Italia.
Concelebrano la S. Messa il cappellano sezionale, Gen. alpino don Agostino Balliana, don Renato Flaschi e padre Giuseppe Buffon con l’accompagnamento del Coro Sezionale A.N.A. di Vittorio Veneto e la Banda di Cison.
2006 - Trentacinquesimo Raduno, 3 settembre


Sono appese tre nuove foglie: le Sezioni di Bergamo, Cremona e Reggio Emilia. Non poteva mancare nell’occasione il Presidente Nazionale Corrado Perona che, come oratore ufficiale, sottolinea:
“… l’abolizione della leva obbligatoria, giustamente mugugnata dalla nostra Associazione, ci ha tolto molto ossigeno. Bisogna comunque ammettere che gli alpini di oggi nulla hanno da invidiare ai vecchi per impegno e serietà con la quale, in Italia ed all’estero, compiono il loro dovere... e che ... la pace, quella vera che perseguono gli alpini, non ha colori e che qui, a Cison, vive nelle 2.399 stele solidamente piantate sui pendii del Bosco e nel ricordo che tutti nutriamo per il loro sacrificio...”.
Celebra la S. Messa don Andrea Sec, concelebra don Domenico Perin con accompagnamento della Banda di Cison e del Coro Sezionale A.N.A. di Vittorio Veneto.
Grazie alla certosina ricerca, dell’ex Presidente della Sezione di Vittorio Veneto Carlo Giovannini, sui documenti ottenuti a seguito dell’apertura degli archivi sovietici, sono stati ritrovati 25 Caduti dispersi in Russia non ancora ricordati al “Bosco”, e si provvede alla posa delle relative stele.
Si ritiene così completato il “Bosco” che ricorda, ad oggi, complessivamente 2.399 Caduti Alpini della Provincia di Treviso.
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