2007-36-2008-37 - Bosco delle Penne Mozze - Aspem

As.Pe.M.
Associazione "Penne Mozze"
fra le Famiglie dei Caduti Alpini
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2007-36-2008-37

Raduni, veglie e cerimonie
2008 - Trentaseiesimo Raduno, 2 settembre


L’“Albero” si arricchisce di quattro foglie: Sezioni di Como, Colico, Sondrio e Tirano.
Il Presidente del Comitato Trampetti coglie l’occasione per ringraziare quanti hanno lavorato al completamento del “Bosco” invitandoli a non rilassarsi ma a stimolare ulteriormente quei sentimenti che li hanno animati in tutti questi anni di lavoro. Un grazie particolare lo dedica agli alpini abruzzesi e siciliani che da anni sono presenti al “Bosco” ed alle varie Sezioni che ritornano entusiaste dopo la loro prima visita.
Oratore ufficiale è il Presidente della Sezione di Pordenone Antonio Gasparet che evidenzia come, prima di scandalizzarci per le guerre (tutti detestano le guerre), è necessario impegnarci in un lavoro di “pazienza”, “sincerità” e “umiltà”, dimenticando la “vendetta” ed invita il mondo della scuola a far vivere il “Bosco” dalle nuove generazioni come “scuola di vita” per formare l’autentica cultura della pace.
Il Gen. degli Alpini, don Balliana concelebra la S. Messa con don Perin con la partecipazione del Coro Sezionale A.N.A. di Vittorio Veneto e la Banda di Cison. Per la prima volta al Raduno è intervenuta, come rappresentante militare, una donna Alpina segno dell’evoluzione dei tempi.
2008 - Trentasettesimo Raduno, 31 agosto


Su formale richiesta del Consiglio Direttivo Nazionale il Raduno è celebrato, in via eccezionale, l’ultima domenica d’agosto per agevolare le solenni celebrazioni sull’Ortigara e sul Pasubio, in occasione del 90º della Vittoria.
In ricompensa il “Bosco” ospita oggi il Labaro Nazionale dell’Associazione Alpini scortato dall’oratore ufficiale il Presidente Nazionale Perona e dal Consiglio Direttivo Nazionale a cui fanno corona Gonfaloni decorati di Medaglia d’Oro, moltissimi Vessilli ed una moltitudine di Gagliardetti.
Perona nella sua allocuzione, dopo aver ringraziato le Sezioni trevigiane per la sensibilità dimostrata nell’aver accettato di spostare la data del Raduno, ha ribadito la ferma e decisa volontà di pace, di rispetto per tutti i Caduti e di fedeltà agli irrinunciabili valori di solidarietà ed autentica democrazia ai quali si ispira l’associazione Nazionale Alpini.
Ho pregato che il Signore fermi la guerra”, ha continuato Perona, sono le belle parole di una canta friulana che assume un particolare valore perché sono i soldati, e quindi gli Alpini, ad aver provato e sofferto gli orrori della guerra”.
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