2024-53
Raduni, veglie e cerimonie
Cinquantatreesimo Raduno - 25 agosto 2024
INSEGNAMENTI PREZIOSI
di Fulvio Fioretti
da "L'Alpino", ottobre 2024
Uno spazio sacro, un memoriale a cielo aperto unico al mondo con 2.411 stele in ferro a ricordare chi ha dato la vita per mantenere i nostri ideali alpini, un luogo dove dimorano storia e memoria, da portare avanti e far riflettere anche le nuove generazioni con una celebrazione che l'ultima domenica di agosto raccoglie a Cison di Valmarino, nella suggestiva valle di San Daniele, migliaia di penne nere.
E' stato così anche per il 53° raduno al Bosco delle Penne Mozze, organizzato lo scorso 25 agosto dalle Sezioni di Treviso, Conegliano, Valdobbiadene, Vittorio Veneto e dal Gruppo di Cison di Valmarino: centinaia di alpini provenienti dalla provincia, dal Veneto e da fuori regione, hanno voluto rendere omaggio al monumento di Simon Benetton, un grande cippo con tre penne mozze, all'Albero del ricordo con le "foglie" di tutte le Sezioni d'Italia e di Vancouver, e allo sguardo del Cristo degli alpini scolpito che lo sovrasta. Molte le autorità presenti, come sempre per questo evento davvero molto sentito: il vice presidente dell'ANA Alessandro Trovant con i consiglieri nazionali Daniele Bassetto e Andrea Sgobbi, il generale di c.a. Antonello Vespaziani, comandante della Scuola di Applicazione dell'Esercito, il Comandante del 7° Alpini, col. Andrea Francesco Schifeo, decine di sindaci da tutta la provincia, i rappresentanti politici istituzionali, accolti dai presidenti delle Sezioni Trevigiane Francesco Introvigne per Vittorio Veneto, Francesco Botteon per Conegliano, FRanco Giacomin per Treviso e Massimo Burol per Valdobbiadene, dal presidente del Comitato del Bosco Marco Piovesan e dal presidente dell'Associazione Penne Mozze Varinnio Milan. Nella sua lettera il presidente della Regione, Luca Zaia, ha mostrato vicinanza all'ANA e ha ringraziato gli alpini per il messaggio di pace e speranza e per il costante impegno che assicurano nella continuità della memoria. Marco Piovesan a nome delle Sezioni e del Comitato ha ricordato la figura di Mariolina della Sede nazionale e ha sottolineato che il Bosco non smetterà mai di vivere per molte generazioni. E' seguito il benvenuto della sindaca di Cison di Valmarino, Cristina Da Soller, che ha fatto gli onori di casa alle autorità e alle delegazioni.
Il vicepresidente dell'ANA Alessandro Trovant, oratore ufficiale della giornata, ha messo in evidenza come da questo memoriale si debbano trarre ancora oggi insegnamenti preziosi per la vita, quando nell'attuale società sembra si sia smarrito il valore della pacifica convivenza tra popoli e le guerre, anche se chiamate operazioni speciali, ritornano ad essere quotidianità. "Ma noi - ha detto - quei valori quali senso del dovere, rispetto delle istituzioni e sapersi mettere al servizio della quotidianità, dobbiamo continuare a difenderli, testardi come muli. Sono sentimenti e valori diventati pietre miliari per la nostra associazione. E per far questo come alpini non cesseremo di invitare coloro che ci governano a indirizzare verso questi valori i nostri giovani tanto bistrattati spaesati dai segnali contraddittori che arrivano. Noi abbiamo i Campi scuola e i ragazzi, il nostro futuro, di fronte a proposte serie e qualificate aderiscono con entusiasmo. Seppure con forme moderne e condivise non ci stancheremo di chiedere che venga istituito un servizio obbligatorio per insegnare le regole del rispetto, convivenza e piacere di fare cordata mettendosi al servizio della comunità".
A concludere la giornata la Messa celebrata da don Giuseppe Ganciu, cappellano del 7° Alpini, accompagnata dalle note del coro dei cori, selezione dei cori ANA della Sezione di Treviso diretti da Claudio Provedel.
Il 23° Raduno annuale del 25 agosto 2024
Foto di Danilo Omodei e Andrea Scandiuzzi